Sarò la tua ombra by Domenica Luciani

Sarò la tua ombra by Domenica Luciani

autore:Domenica Luciani [Luciani, Domenica]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Giunti
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


«Ieri ho visto Beatrice» ha detto. È molto cambiata, si è fatta una bellissima ragazza».

«Si è tinta i capelli» ho detto io.

Lei ha sorriso assentendo con la testa. Poi ha ripreso a dire:

«Usciva da un locale che ha una fama terribile. Con della gente molto più grande di lei. Tu ne sai qualcosa?».

Un’ondata di calore mi ha invaso dappertutto. Ecco la febbre, ecco la brutta notizia, ho pensato. Ma dovevo pur risponderle qualcosa e la cosa migliore era la verità. Così ho detto:

«Signora Nistri, io e Beatrice ormai non ci frequentiamo più. Perciò non ne so niente, ma le sarei molto grata se lei potesse dirmi qualcosa di più. Che locale era?».

Lei mi ha fissato pensosa, cincischiando con la piccola croce che portava al collo. Alla fine ha sputato il rospo:

«È un bar-sala giochi. Un anno fa nei gabinetti ci hanno trovato una ragazza morta per un cocktail di alcol e droga. Si chiama ‘Bowling Blu’».

Una sequenza di pensieri mi ha folgorato la mente: Occhiopesto era guarita, lei e Bea erano andate davvero al Bowling Blu, che dunque era una sala giochi malfamata frequentata da gente losca. La signora Nistri si ricordava l’indirizzo esatto, anche se mi ha raccomandato cento volte di non farmi venire strane idee e di guardarmi bene dal metterci piede. Io le ho assicurato che poteva star tranquilla. Mentre lo dicevo, tenevo le dita incrociate dietro la schiena, perché alle mie spalle c’era il Crocifisso appeso al muro.

«Vorrei solo che tu parlassi con lei e la consigliassi per il meglio» ha aggiunto. «È brutto rovinarsi la vita per la fretta di crescere».

Poi ha detto che Bea di sicuro a me avrebbe dato retta, perché ero la sua migliore amica. Io però non la dovevo criticare, perché Gesù aveva detto che non dovevamo giudicare se non volevamo essere giudicati. Io ho pensato che Gesù aveva certo ragione, ma stava di fatto che io non ero più la migliore amica di Bea.

Intanto avevo finito il blocchetto dei biglietti, perché li avevo infilati tutti nella pasta. Così li ho rovesciati nel sacchetto di raso e la signora Nistri mi ha detto che potevo pescarne uno gratis perché l’avevo aiutata. Difatti lei aveva già spillato tutti i numeri sugli oggetti in premio.

«E se ripesco il ventilatore che le avevamo dato?» ho detto.

«Allora te lo cambio» ha fatto lei.

Invece ho pescato il numero 77, che corrispondeva a un orologio da tasca, di quelli all’antica, fatti a cipolla e con la catena attaccata. Era davvero carino e la signora Nistri ha esclamato:

«È un oggetto di pregio! L’abbiamo trovato nella soffitta di un’anziana che è morta questa estate e che ha devoluto tutti i suoi beni alla parrocchia».

«Sarà mica d’argento?» ho chiesto io.

«Meglio non indagare» ha detto lei ridacchiando.

Così l’ho infilato nella tasca dei combat trousers e sono uscita dalla sacrestia. La chiesa ormai era deserta ed erano state spente quasi tutte le candele. Brillavano ancora solo quelle sull’altare maggiore. Io mi sono inginocchiata su un gradino di marmo e ho recitato mentalmente la terza preghiera pro-skate di Bea della giornata.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.